Proseguiamo l’escursione nella provincia di Macerata visitando uno dei borghi più belli delle Marche: Cingoli. Curiosamente, come in un cerchio, si conclude a “Cingulum”, “qualcosa che cinge”, il sentiero che abbiamo percorso alla ricerca di storia, bellezze paesaggistiche, eventi e manifestazioni tipiche delle Marche.

Il “balcone delle Marche” ha un’aria frizzantina e salubre che attira molti turisti nella località. Gli estimatori del clima pedemontane caratteristico di questo luogo prenotano per tempo le loro vacanze presso gli hotel a Cingoli, per ristorarsi dall’afa che a volte in estate colpisce le zone del territorio poste a valle e per godere dei benefici della neve in inverno. “Garbìno” ed “effetto stau” sono i grandi segreti di Cingoli rinomata località di villeggiatura che occupa una posizione climatica strategica all’interno del territorio marchigiano. La cittadina si sviluppa sopra un’altura posta sul versante adriatico dell’Appennino umbro-marchigiano, un’area compresa tra il fiume Musone e il fiume Potenza. Cingoli ha alle spalle il Monte San Vicino, la cima maggiore del gruppo montuoso, altri rilievi locali sugli 800 metri sopra il livello del mare, sono Monte Acuto, Monte Sant’Angelo, Monte Nero, Cima delle Piane, Pian dei Conti.

Le famiglie si recano a Cingoli con i bambini per partecipare alle numerose manifestazioni sportive e di vacanza in movimento organizzate dalle varie associazioni attive nel territorio in ogni periodo dell’anno. Calcio, Ciclismo, Ginnastica, Pallamano, Pallavolo,Tennis, Tiro a volo, Tiro al Piattello, Motocross, Rally, Pattinaggio e persino Divertimenti sulla Sabbia, qui sono di casa.

Garbinio ed “effetto stau”

Il Garbino è il vento di Libeccio proveniente da Sud che spira sulle coste adriatiche. Penetra nell’entroterra trasformandosi in brezza, quella che si respira a Cingoli quando ci si reca in vacanza in questa località di media montagna e si prende alloggio negli hotel a Cingoli sparsi in ogni dove lungo la panoramica circonvallazione che dalla pianura conduce al centro della cittadina.

Pellegrinaggio per i devoti della santa ed eccellente percorso podistico è quello che propone l’Eremo di Santa Sperandia, una lunga scalinata di 430 gradini che conduce alla grotta dove visse Sperandia la patrona di Cingoli prima di venire accolta in un monastero benedettino. Vista mozzafiato dalla Roccaccia, ruderi di un Castello abbarbicati sopra uno sperone roccioso, raggiungibili da Treia e da Cingoli.

Numerosi i parchi, le aree verdi attrezzate per il divertimento e l’intrattenimento degli anziani. Non lontani da questi luoghi sorgono gli Stabilimenti Termali di Genga, adatti alla vacanza ecosostenibile, al riposo e alla riabilitazione del corpo con bagni e fanghi. Sempre che non soffriate di claustrofobia, non perdetevi la visita alle mitiche Grotte di Frasassi.

Dell' "effetto stau" vi racconteremo nel prossimo incontro.