Vacanze a Staffolo
HOTEL Staffolo
Staffolo è un vero e proprio paradiso per gli studenti di architettura e per coloro che non sanno resistere al fascino dei palazzi antichi: i tanti edifici di pregio che costellano il territorio rappresentano delle testimonianze molto preziose del passato di questa località. Ipotizzando un immaginario tour turistico, si può partire da Palazzo Tesei, costruito nei primi anni del XVII secolo, per poi continuare con Palazzo Giacobini, edificato più o meno nello stesso periodo (sul concio di imposta dell'arco del portale, infatti, è inciso l'anno 1601). Questa struttura era una delle residenze della famiglia dei conti Giacobini, nobili di Fano e patrizi di Jesi, il cui stemma può essere osservato ancora oggi sul portale. A Staffolo, che è bandiera arancione delle Marche, si può anche ammirare Palazzo Onori, situato in via XX Settembre, mentre in via Aldo Manuzio c'è Palazzo Onori Manuzio.
La storia di Staffolo
La storia di questa località è strettamente legata alla sua particolare posizione geografica: il fatto che si trovi in una collocazione abbastanza marginale rispetto alle vie di comunicazione più importanti, infatti, ha fatto sì che in epoca di guerra il paese diventasse un rifugio più o meno sicuro per un gran numero di sfollati non solo marchigiani, ma in arrivo anche da altre regioni. Tuttavia, proprio per l'accumularsi di persone, e per le condizioni di povertà tipiche dei periodi bellici, ci furono episodi di ribellioni e di aggressioni.
Oggi, ovviamente, c'è tutto un altro clima, ed è la quiete a dominare un territorio splendido, che si affaccia sulla fertile valle dell'Esino e che, non a caso, è stato ribattezzato come il balcone della Vallesina. L'impianto medievale del nucleo più antico del centro abitato è caratterizzato da una forma quasi circolare ed è protetto da mura parzialmente ricostruite - ma ci sono ancora delle sezioni originali - su cui, tra l'altro, spicca il torrione dell'Albornoz, rimasto ancora intatto nonostante risalga al Trecento.
Per ciò che concerne i monumenti e i principali punti di interesse, nella Chiesa di San Francesco è ospitato un organo Callido del 1769, mentre la Chiesa di Sant'Egidio accoglie un pentittico realizzato dal Maestro di Staffolo, di scuola fabrianese. Proseguendo in questo percorso artistico, vale la pena di soffermarsi anche presso la Chiesa di S. Maria di Castellaretta, che rappresenta una perla di stile barocco, costruita in seguito alla battaglia di Lepanto nel Cinquecento in qualità di tempio votivo e arricchita un secolo più tardi dopo la sconfitta definitiva dei Turchi nei pressi di Vienna.
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