Visso è uno dei Comuni delle Marche colpiti dal sisma del 24 agosto 2016 che sta cercando di riprendere le tradizionali attività lavorative tra cui emerge l’accoglienza turistica alla quale da sempre la città è vocata.

Nel cuore dei marchigiani e nel Mini tour alla scoperta delle località montane che abbiamo immaginato d’intraprendere per approfondire la conoscenza di una vasta area degli Appennini Centrali, Visso occupa una posizione di preminenza. Contesa fra Marche ed Umbria come ogni terra di confine, questa città che non è improprio definire “perla ” dei Monti Sibillini appartenne alla provincia di Perugia sino agli anni trenta del XX°secolo, prima di passare definitivamente a quella di Macerata.

Come Sarnano con il quale condivide la Bandiera Arancione conferita dal Touring Club Italiano alle migliori località turistiche nazionali e l’appartenenza all’esclusivo Club dei Borghi più belli d’Italia”, Visso, Vìssu in dialetto umbro, si è sviluppato attorno all’antico nucleo comunale sorto in età medievale dopo la caduta dell’Impero Romano al quale il borgo appartenne. Sembra che abbia derivato il suo nome da Marco Vipsanio Agrippa il patrizio che conferì agli abitanti la cittadinanza romana.

La città è sede del “Parco Nazionale dei Monti Sibillini” e da ogni hotel a Visso è possibile raggiungere le località del “Versante Storico” dei Sibillini, quello dell’Alto Nera e delle Guaite per visitare le Gole scavate dalle acque impetuose del fiume, il Monte Bove e il Monte Lieto, un’area caratterizzata da castelli con mura e torri di vedetta imponenti eretti per difendere i territori dalle incursioni dei Mori.

I Monti Sibillini

Prendendo alloggio in un hotel a Visso, potrete esplorare l’intera area occupata dai monti della Sibilla, il personaggio mitologico che vi abita dai tempi remoti in cui cacciata dal suo mondo pagano qui si rifugiò nell’antro sul Monte che da lei prese il nome di Monte Sibilla, per vaticinare indisturbata sui destini del pianeta. Dai Sibillini nascono il fiume Aso, il Tenna, l’Ambro e il Nera, che con i loro percorsi disegnano in modo variegato e singolare le valli omonime, creando paesaggi ameni o gole e strapiombi affascinanti ma spaventosi. Da Visso raggiungerete il lago artificiale di Fiastra, attorno al quale sorgono aree attrezzate per accogliere i turisti del weekend estivo e l’antico lago di Pilato d’origine glaciale sormontato dalla cima del Monte Vettore. Visiterete i Piani di Castelluccio, depressioni ad alta quota creati dalla natura per alleviare ogni affanno dell’anima e del corpo. Il Pian Grande, il Pian Piccolo e il Pian Perduto, sono diventati ormai le icone della “via dei pellegrini”, sin da quando sono apparsi nella suggestiva scenografia del film che Franco Zeffirelli dedicò a Francesco d’Assisi.