Natura e parchi nelle Marche    Conero

Il Parco Regionale del Monte Conero

Tra i territori di Sirolo, di Numana, di Camerano e di Ancona si sviluppa il Parco Regionale del Monte Conero, istituito del 1987 e titolare del riconoscimento offerto dalla Carta Europea per il turismo sostenibile nelle aree protette. Un'area che, tra l'altro, attrae ogni giorno moltissimi appassionati di bird watching, e in modo particolare durante le migrazioni dei rapaci: sulle sue falesie, infatti, nidificano tra gli altri il gheppio, il falco pellegrino, l'occhiocotto, il passero solitario, il picchio rosso maggiore e il cormorano. La fauna è variegata, insomma, e non solo per quel che riguarda i volatili: basti citare la volpe, il riccio, la donnola, il tasso e soprattutto la puzzola per mettere in evidenza come la natura, in queste terre, domini incontrastata. E lo si nota dando un'occhiata anche alle specie vegetali che vi si possono trovare, tra le quali spiccano il finocchio selvatico, la violacciocca e l'euforbia arborescente.

D'altra parte, le alte pareti del Monte Conero, a strapiombo, basterebbero da sole per affascinare e intrigare i turisti; le sue falesie che precipitano a mare fanno la gioia dei fotografi amatori e professionisti, così come le suggestive vedute panoramiche. Le insenature del medio Adriatico sono raggiungibili tramite le diverse spiagge del parco, a cui si può arrivare via mare ma anche a piedi. Sono tanti, infatti, i sentieri a disposizione: li si può sfruttare per una piacevole camminata, ma anche per un giro in mountain bike, per una cavalcata o per il trekking.

Tra i punti di forza del Parco Regionale del Monte Conero vi sono senza dubbio le pareti rocciose, che sono ideali per il free climbing (arrampicata libera), ma anche gli appassionati di sci nautico possono trovare pane per i propri denti, grazie alle limpide acque del mare in cui ci si può dedicare al kitesurf, al windsurf, alla vela e alle immersioni, oltre che alla pesca sportiva.

Per uno spuntino gustoso si può apprezzare l'olio locale, ma questa terra è conosciuta anche per il miele e, soprattutto, per le cozze di Portonovo: i moscioli, infatti, sono presidio Slow Food. E a proposito di eccellenze riconosciute, come non menzionare il Rosso Conero DOC? Insomma, tra cucina e arte, tra archeologia e natura, i motivi per andare alla scoperta del Monte Conero e del suo parco sono davvero tanti: tra le mete da non mancare, c'è anche l'ex cava di Massignano, conosciuta in tutto il mondo, mentre la chiesa di Santa Maria di Portonovo è uno splendido esempio di architettura religiosa. Per gli archeologi, infine, c'è solo l'imbarazzo della scelta, tra grotte romane e incisioni rupestri, con la zona archeologica della necropoli picena di Sirolo e la Torre Clementina a Portonovo, una struttura difensiva di grande rilevanza storica.