Arte e cultura nelle Marche    Loreto

Loreto, la spiritualità nelle Marche

Tra i sentieri della spiritualità nelle Marche non ci si può che imbattere nella città di Loreto, che si è sviluppata nel corso degli anni intorno alla famosa basilica in cui si trova la Santa Casa di Nazareth (qui, secondo la tradizione, Maria è nata, ha vissuto e ha ricevuto la visita dell'arcangelo Gabriele che le ha annunciato la miracolosa nascita di Gesù). Cosa ci fa la Santa Casa di Nazareth nelle Marche? La leggenda vuole che alla fine del Duecento, quando i cristiani vennero cacciati da Gerusalemme in modo definitivo da parte dei musulmani, che erano intendi a riconquistare anche Nazareth, la Casa sia stata presa da un gruppo di angeli e portata in volo, in seguito a numerose peregrinazioni, fino a Loreto: anche per tale ragione la Madonna di Loreto oggi è venerata in qualità di patrona degli aviatori.

Per quel che concerne la storia della basilica della Santa Casa di Loreto, la sua costruzione è avvenuta con l'intervento di prestigiosi architetti del passato, tra i quali Antonio da Sangallo il Giovane, Francesco di Giorgio Martini, Giuliano da Maiano, Andrea Sansovino e Baccio Pontelli, oltre a Donato Bramante e a Giuliano da Sangallo. Il santuario è stato posto sotto il controllo diretto della Santa Sede nei primi anni del Cinquecento, durante il pontificato di Giulio II, mentre Loreto è stata nominata diocesi alla fine dello stesso secolo da parte di Sisto V, al quale è stata dedicata una statua in bronzo realizzata da Tiburzio Vergelli e da Antonio Calcagni, e che ancora oggi svetta a lato dell'ingresso dell'edificio.

La cupola della Basilica di Loreto, di forma ottagonale, è stata progettata da Giuliano da Sangallo, e ha visto la luce negli anni a cavallo tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento: sulla cima del lanternino della cupola si trova una statua dedicata alla Madonna, realizzata in rame dorato e sbalzato. Tra i vari motivi di interesse storico, artistico e religioso della struttura, vale la pena di menzionare il campanile eretto da Luigi Vanvitelli nel 1755, mentre sotto la cupola si trova il sacello della Santa Casa, un piccolo grande capolavoro cinquecentesco con rilievi e marmi a impreziosire il suo rivestimento in marmo.

Federico Zuccari si è occupato di decorare con i suoi affreschi la Cappella dell'Annunciazione, mentre Luca Signorelli e Melozzo da Forlì hanno lavorato alla sacrestia di San Giovanni e alla sacrestia di San Marco; il Pomarancio, infine, è intervenuto sul padiglione e sul soffitto della Sala del Tesoro. Insomma, il Santuario di Loreto non è solo un punto di riferimento per i cattolici e per i cristiani, ma anche per coloro che intendono apprezzare da vicino numerosi esempi della storia dell'arte del nostro Paese. Come dimostra, per esempio, il Tesoro della Santa Casa, con un crocifisso in argento del Giambologna.