Bandiera arancione delle Marche, il piccolo paese di Frontino si trova in provincia di Pesaro e Urbino, ed è stato inserito nell'elenco dei Borghi più belli d'Italia nel mese di marzo del 2014; il riconoscimento del Touring Club Italiano, invece, è giunto a giugno del 2016. Situato nel Montefeltro, conta poche centinaia di abitanti e si estende su un territorio collinare molto apprezzato da chi ama dilettarsi in lunghe passeggiate in mezzo alla natura. Il punto di interesse principale è il Castello di Frontino, che domina la valle del Mutino su cui si affaccia, complice la posizione che lo vede arroccato su uno sperone.

Ci troviamo sui monti dell'Appennino Tosco-Romagnolo, di fronte al monte Carpegna, dove i panorami naturali si mescolano con l'arte e con la storia, dando vita a un clima reso ancora più piacevole dalla cordialità e dalla disponibilità delle persone del luogo. Le piazze e le strade offrono una scenografia decisamente suggestiva: tutto merito dei ciottoli del Mutino con cui sono lastricate. Il centro storico, a sua volta, dà l'impressione di trovarsi in un salotto rustico e antico, mentre le piante e i fiori disposti lungo le abitazioni a schiera contribuiscono a decorare e impreziosie la location.

Cosa vedere a Frontino

Chi si trova a Frontino non può fare a meno di andae alla scoperta del Convento di Montefiorentino, che accoglie al proprio interno un affresco di Sant'Antonio Abate, probabilmente realizzato da Evangelista da Piandimeleto, ma anche una pala d'altare su tavola che raffigura la Madonna col Bambino e i Santi Giorgio, Francesco, Antonio Abate e Girolamo, opera del padre di Raffaello, Giovanni Santi. Il convento è uno dei più estesi di tutta la regione marchigiana, con più di dieci ettari di terreno e spazi interni molto ampi. La presenza del verde e di una natura più che rigogliosa rende il luogo ameno e ideale per chi vuole dedicarsi alla spiritualità.

Sempre nel territorio di Frontino c'è il Monastero di San Girolamo, che venne fatto costruire nei primi anni del XVI secolo da Don Ghisello della famiglia dei Vandini: qui si può ammirare, tra l'altro, un affresco con l'Ultima Cena, sulla parete di fondo del refettorio. Infine, merita una tappa il Mulino di Pontevecchio, che fa tornare indietro nel tempo con il pensiero e permette alle nuove generazioni di entrare in contatto e di conoscere le tecniche di macinatura del grano più antiche: in passato qui si realizzava il pane per il castello.