Protagonisti degli itinerari alla scoperta dei borghi più belli delle Marche, sono senza dubbio i Monti Sibillini, il massiccio dell’Appennino Umbro-Marchigiano che si estende sino a toccare le province di Ascoli Piceno, Fano e Macerata. In quest’area montana ancora non sufficientemente conosciuta e apprezzata dal turismo sorgono paesi e località sconosciuti di pregevole bellezza paesaggistica, portatori di elevati valori storici e artistici. Il territorio è protetto dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini al cui interno si trovano il Monte Vettore, la cima più alta, il Pizzo della Regina o Monte Priora, il Monte Bove e il Monte della Sibilla.

Il mini tour che abbiamo ipotizzato di compiere alla scoperta delle Marche, in provincia di Macerata comprende le località montane di Fabriano e di Visso, ed i piccoli centri collinari tipicamente marchigiani di Montecassiano, Montecosaro, Montelupone, Treia, Cingoli.

Macerata e provincia non mancano certo di strutture di accoglienza turistica e di hotel a Sarnano nei quali soggiornare e da cui raggiungere facilmente le piste sciistiche di Sassotetto, della Maddalena, dei Piani di Ragnolo, di Bolognola, in cui praticare sci alpino e sci di fondo. Ampia possibilità offre questa terra ricca di sentieri e di valli alla pratica di escursionismo a piedi, in bicicletta preferibilmente Mountain-bike, e a cavallo, durante il periodo estivo.

Visitare Sarnano

Fra i borghi marchigiani distesi ai piedi dei Sibillini, Fabriano è forse il più noto agli appassionati di sport invernali. “Castrum Fabriani” è una cittadina laboriosa e tranquilla elevatasi a centro di villeggiatura premiato con la Bandiera arancione dal Touring Club Italiano

La storia di Fabriano inizia in periodo romano e prosegue in quello medievale quando l’insediamento urbano si rafforza con la costruzione attorno a Piazza Alta, dove sorgono il Palazzo dei Priori, il Palazzo del Popolo, il Palazzo del Podestà e la Chiesa di Santa Maria di Piazza, del nucleo antico , il “borgo in cotto” realizzato utilizzando esclusivamente laterizi naturali in argilla. Fatto singolare per un paese di montagna dove in architettura generalmente predomina la costruzione in pietra. Non dimentichiamo tuttavia l’origine dei Sibillini, rocce calcaree formatesi nei fondali di mari caldi milioni di anni fa.

A Fabriano sostò Francesco, il poverello di Assisi, per un breve periodo tra il 1214 e il 1215 per cui la città fa parte della “via francigena” il percorso dei pellegrini attraverso le valli dell’Umbria e delle Marche eseguito secondo i severi principi ipiratori del santo. Fermarsi per poi ripartire verso l’ incontro con tutti i viandanti provenienti dai sentieri delle vallate appenniniche. Non si preoccupino i turisti in là con gli anni di dover dormire distesi in terra secondo l’uso francescano. Il pellegrinaggio resterà valido comunque anche per coloro che pernotteranno in un “hotel a Fabriano” ristorandosi con i cibi genuini del luogo e dormendo in comodi letti.