Natura e parchi nelle Marche    Pesaro

Il Parco Regionale del Monte San Bartolo

Riconosciuto dalla Carta Europea per il turismo sostenibile nelle aree protette, il Parco Regionale del Monte San Bartolo si trova tra Pesaro e Gabicce Mare; vantando una valutazione positiva assegnata da Europarc Federation e offrendo scenari naturali decisamente affascinanti, merita di essere scoperto in tutti i suoi angoli, a cominciare dalle sue falesie strapiombanti, che rappresentano un paesaggio marino sui generis, anche per la presenza di cristalli di gesso rari e pesci fossili. Lo spettacolo prosegue anche ai piedi delle falesie, con una striscia di spiaggia di ciottoli e ghiaie costituita dai detriti provenienti dal franamento delle pareti sovrastanti. Anche qui molti fossili, una volta impiegati per pavimentare le strade pesaresi.

Il piccolo porto di Baia Vallugola, Fiorenzuola di Focara, il borgo di Gabicce Monte, Santa Marina Alta e Casteldimezzo sono tappe quasi obbligate per i turisti del Parco naturale Monte San Bartolo nelle Marche, la cui vegetazione propone soprattutto boschi misti con carpino nero e quercia; non mancano, per altro, specie rare, tra le quali la carota delle scogliere, il giunco, il lino marittimo e la ginestra odorosa. Non solo flora, ma anche fauna: tra le specie più mirabili, ecco l'albanella pallida, i falchi pecchiaioli, i falchi di palude, i falchi pellegrini e altri rapaci migratori.

Scorci suggestivi e oasi naturali, quindi, ma non solo: anche l'azione e l'ingegno dell'uomo hanno dato vita a siti meritevoli di attenzione. Per esempio, la Villa Imperiale, che un tempo ospitava letterati di fama e illustri artisti come Pietro Bembo e Torquato Tasso, ricavata da una edificio sforzesco di epoca precedente e rivisitata su commissione di Francesco Maria I Della Rovere da Girolamo Genga: l'edificio ospita uno straordinario ciclo di affreschi del Bronzino, di Raffaellino del Colle e dei fratelli Dossi.

Non si può fare a meno di menzionare, inoltre, Villa Caprile, dimora nobiliare che in epoche passate ha avuto l'onore di essere frequentata da Stendhal e da Casanova: la struttura risale addirittura al Seicento, e fu edificata dalla famiglia Mosca; oggi è conosciuta, tra l'altro, per il suo giardino all'italiana, caratterizzato da preziosi giochi d'acqua. Tra Villa Almerici e Villa Vittoria, già dimora di Carolina di Brunswick, c'è solo l'imbarazzo della scelta per gli appassionati di architettura e di arte. Chi ha interesse per la storia, invece, non può che rimanere affascinato dagli scavi archeologici della località Colombarone, dove si trovano i resti di una villa signorile del III secolo dopo Cristo, in cui sono stati ritrovati reperti di vario tipo, tra anfore, vetri, monete e bracciali. Ecco, quindi, che questo Parco naturale nelle Marche è in grado di soddisfare i gusti di tutti: cosa c'è di più bello e poetico che guardare il cielo attraversato da gabbiani, svassi piccoli e cormorani?