Natura e parchi nelle Marche    Macerata

Parchi naturali nelle Marche: la Montagna di Torricchio

Chi si avventura alla scoperta dei parchi naturali nelle Marche può scegliere una destinazione eccezionale come la Montagna del Torricchio: una location quasi magica, in grado di evocare emozioni e di suscitare ricordi unici. A pochi chilometri di distanza dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, in provincia di Macerata, ecco la Riserva di Torricchio, nata all'inizio degli anni Settanta del secolo scorso, in un momento storico in cui si parlava poco di parchi e concedere un vincolo di protezione a una semplice valle di montagna poteva apparire quasi assurdo. La storia, invece, ha dimostrato che quella decisione è stata molto importante.

Riserva naturale nelle Marche

Fu un docente dell'Università di Camerino, Franco Pedrotti, a suggerire al Marchese Mario Incisa della Rocchetta di regalare all'ateneo questa porzione di terra, che veniva sfruttata solo per il pascolo e per ottenere un po' di legna dagli alberi. L'idea di Pedrotti era quella di trasformare la zona in una riserva, una location in cui svolgere studi approfonditi e ricerche.

Grazie a quella intuizione, senza dubbio lungimirante, è stata realizzata una riserva naturale nelle Marche e, soprattutto, si è avuta la possibilità di prenderne in esame i processi evolutivi, così da studiare l'ecosistema, la sua autoregolazione e la sua fluttuazione, in assenza di interventi umani. La Montagna di Torricchio, oggi, è un luogo speciale, in cui non è raro sentire, di notte, i lupi ululare: ma è, soprattutto, un patrimonio di grande valore, in cui la natura è - per usare un aggettivo che si adopera troppo spesso a sproposito - incontaminata.

Il fascino dei parchi naturali nelle Marche

I parchi naturali nelle Marche, insomma, mettono in mostra un fascino quasi irripetibile. Nelle vicinanze della Montagna di Torricchio c'è, per esempio, la riserva dell'Abbadia di Fiastra, che si estende su una superficie di più di 1800 ettari, sul terreno attorno all'Abbazia di Chiaravalle di Fiastre, in cui si svolge il lavoro quotidiano e placido dei monaci cistercensi, giunti qui sin dal XII secolo. La Fondazione Giustiniani Bandini gestisce tutta l'area protetta e si occupa di curare le aziende agricole e le dimore rurali del posto. Poco lontano, poi, c'è il Museo della nostra Terra, a Pieve Torina: una struttura ospitata dal convento di Sant'Agostino che dalla metà degli anni Settanta del secolo scorso propone e mostra una ricca collezione di abiti, di utensili, di arredi e di attrezzi che sono stati utilizzati per secoli da chi ha abitato in queste valli. Si concretizza un viaggio nel tempo vero e proprio, durante il quale si ha la possibilità di immaginare l'agricoltura, le cantine e i granai di decenni e secoli orsono.

L'itinerario completo da scoprire si snoderebbe per quasi duecento chilometri: è, questa, la Grande Via del Parco, che è stata ideata dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e che accoglie anche boschi, pinacoteche, sentieri, aziende agricole, abbazie e musei da non perdere.