Itinerari nelle Marche    Jesi

Jesi, città da non perdere

Nella valle bassa del fiume Esino, la città di Jesi si staglia come il centro più importante della Vallesina, ma anche uno dei più grandi di tutta la provincia di Ancona, secondo solo al capoluogo e a Senigallia. Rinomata per il Verdicchio dei Castelli di Jesi, vino DOC tra i più celebri di tutte le Marche, la città di Jesi ha avuto l'onore, alla fine degli anni Sessanta, di essere stata segnalata come città esemplare dall'Unesco per l'integrazione perfetta dei suoi diversi strati storici dal punto di vista architettonico. D'altro canto, i riconoscimenti che impreziosiscono questo territorio sono molteplici: lo dimostra il Verdicchio Castelli di Jesi Riserva, che vanta la denominazione DOCG.

Come si può intuire, la tradizione enologica jesina è molto forte: tra i vini rossi del posto, merita una menzione speciale il Lacrima di Morro d'Alba, ma non si può fare a meno di ricordare il vino di visciola, una bevanda che si ottiene dalle ciliegie selvatiche che vengono messe a fermentare nel vino rosso, caratterizzata da un forte aroma dolciastro.

Jesi, comunque, non è solo uva e vini, ma anche arte e storia: basta dare un'occhiata, per rendersene conto, alla cinta muraria che la circonda, che fu costruita tra il Duecento e il Trecento sul precedente tracciato romano e che ancora oggi risulta conservata alla perfezione, con i suoi torrioni quadrati, cilindrici e poligonali, con le sue porte e con le sue cortine coronate da beccatelli, su cui è intervenuto nel Quattrocento anche Baccio Pontelli, celebre architetto militare. Per quel che concerne l'architettura religiosa, invece, il punto di riferimento è senza dubbio la Cattedrale di San Settimio, che sorge nella zona dell'antico foro romano, oggi denominata Piazza Federico II, perché proprio qui il futuro imperatore Federico II di Svevia nacque nel dicembre del 1194. Grande attenzione merita anche l'ex chiesa di San Floriano, che oggi è stata riconvertita ed è diventata Teatro Studio. Sempre in piazza Federico II si trova Palazzo Ripanti, che ospita il Museo Diocesano, mentre poco distante, in Piazza Colocci, spicca il Palazzo della Signoria, ritenuto un capolavoro di architettura del Rinascimento: risalente alla fine del Quattrocento, fu progettato da Francesco di Giorgio Martini, e oggi accoglie l'archivio storico comunale e la Biblioteca Planettiana; merita una visita approfondita la Sala Maggiore, con la sua antica scaffalatura del XVIII secolo proveniente da Palazzo Pianetti Vecchio e il suo soffitto in legno del Cinquecento.

Spostandosi da una piazza all'altra, ecco il Teatro Pergolesi in Piazza della Repubblica, intitolato a Giovan Battista Pergolesi, celebre compositore nato proprio a Jesi nei primi anni del Settecento. Infine, da segnare con un cerchio rosso è via XV Settembre, perché qui si trova la Pinacoteca Civica di Palazzo Pianetti, con la sua galleria a stucchi rococò e opere di Lorenzo Lotto.