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Tempo instabile con probabili schiarite, il film delle Marche

Se si ha voglia di ammirare il territorio marchigiano in un'opera artistica diversa dal solito, non si può fare a meno di dedicarsi alla visione della commedia cinematografica "Tempo instabile con probabili schiarite", distribuita lo scorso anno dopo essere stata presentata in anteprima in occasione del Bif&st, cioè il Bari International Film Festival. Il film è stato girato tutto nelle Marche da Marco Pontecorvo, ed è interpretato da Pasquale Petrolo (il Lillo di Lillo e Greg) e Luca Zingaretti, protagonisti di un cast che comprende anche Carolina Crescentini e, soprattutto, una stella hollywoodiana d'eccezione come John Turturro.

Per chi guarda il film, "Tempo instabile con probabili schiarite" è un'immersione nel territorio, quasi uno spot per delle vacanze nelle Marche, visto che è stato girato tutto in provincia di Pesaro Urbino, e in particolare a Fossombrone, a Fano, a Cagli e nel capoluogo, anche grazie alla collaborazione delle varie amministrazioni locali. Un progetto cinematografico a dir poco ambizioso, dunque, che si è avvalso della produzione di Panorama Films e della collaborazione di Rai Cinema, oltre che di un contributo della Regione Marche. Tutte le fasi di preparazione sono state seguite dalla Fondazione Marche Cinema - Marche Film Commission, che si è occupata di trovare le location più adatte per le riprese - il cosiddetto location scouting - oltre che dell'assistenza logistica e dell'assistenza tecnica necessarie per la troupe, che era formata da una sessantina di persone.

Le riprese hanno rappresentato, per altro, uno degli eventi nelle Marche più interessanti, visto che sono durate per ben cinque settimane e hanno visto l'impiego di più di seicento persone, incluse le figurazioni speciali; tra ruoli secondari, professionalità di settore e maestranze locali è stata calcolata, per il territorio marchigiano, una ricaduta diretta ben superiore al mezzo milione di euro.

"Tempo instabile con probabili schiarite" è stata l'opera seconda di Marco Pontecorvo, che in passato ha diretto anche la fiction per la tv "Ragion di Stato", ed è ambientata in una cittadina tranquilla delle Marche che viene sconvolta dalla scoperta, da parte di due amici, di petrolio nel cortile della cooperativa che dirigono. La connotazione spiccatamente marchigiana della pellicola non si ravvisa unicamente nella scelta dei luoghi, ma anche dal punto di vista del linguaggio e sotto il profilo dei dialoghi: Luca Zingaretti, per esempio, si è cimentato nella riproduzione del dialetto pesarese (e fa molto effetto vederlo, soprattutto dopo essere stati abituati a sentirlo parlare in siciliano con Il Commissario Montalbano), e per ottenere i risultati migliori si è avvalso dei suggerimenti e dei consigli di un dialect coach.

Insomma, qualsiasi marchigiano può ritrovare, in questo lungometraggio, le atmosfere e il clima della propria città.